Dopo un 2014/2015 ampiamente positivo sotto ogni profilo e culminato con la splendida finale di Belfast, il Guinness PRO12 si appresta quindi a vivere una nuova ed entusiasmante stagione.
«Si, tutte le squadre si sono rinforzate mettendo sotto contratto giocatori di comprovata qualità», analizza Umberto Casellato, tecnico del Benetton Treviso capace di strappare all'esordio un punto al Munster in quel di Cork, «ma non è sempre detto che giocatori di livello si integrino bene con il tipo di rugby che viene presentato dai club nei quali arrivano o che riescano a fare la differenza in campionati diversi da quelli dai quali provengono. Sarà interessante capire come le squadre affronteranno la prima parte della stagione e come invece interpreteranno la parte finale del campionato, perchè tutto ruoterà attorno ai verdetti che sancirà la Coppa del Mondo: per esempio se Samoa passerà ai quarti al posto della Scozia, allora tutto il blocco dei Warriors potrà tornare subito a contribuire alla difesa del titolo per la formazione campione in carica...».
Un campionato che vivrà proprio nel fase finale della regular season una vera e propria corsa senza sosta per la conquista dei quattro posti per i playoff.
«Sarà davvero interessante capire in quali condizioni arriveranno le squadre alla seconda parte della stagione», aggiunge il tecnico trevigiano, «con sedici partite consecutive senza la minima pausa, la differenza la faranno lo stato fisico e mentale dei Nazionali e le abilità degli staff tecnici nell'intergrare i nuovi arrivati in organici consolidati e soprattutto nei rispettivi sitemi di gioco».
Più in generale anche Casellato è ben conscio di quanto il livello del Guinness PRO12 si sia alzato nelle ultime stagioni e come quella di quest'anno potrebbe essere un'altra annata di consolidamento per la compititività del Torneo.
«Non sono io a dover dire che questo è un Campionato che sta diventando sempre più competitivo», conferma il tecnico italiano, «i risultati dimostrano che è così: l'andamento in Champions Cup di Leinster e Glasgow Warriors nella scorsa stagione, per esempio, così come la finale di Challenge Cup raggiunta dall'Edimburgo, confermano senza dubbio come il Guinness PRO12 sia oggi un riferimento assoluto per il rugby dell'Emisfero Nord»..
Quest'anno però, un ruolo importante dovrà essere recitato dalle formazioni italiane, tradizionalmente relegate agli ultimi posti della classifica, alle quali si chiede di accelerare il processo di apprendimento e di "abitudine all'alto livello professionistico" per aiutare il Guinness PRO12 ad alzare ulteriormente il livello generale.
Un compito non certo facile per un movimento relativamente giovane, in netta crescita, ma che è ancora ad almeno un paio di anni di distanza dal poter iniziare a raccolgiere i frutti della 'rivoluzione formativa' varata dalla Federazione Italiana attraverso la nascita di Accademie e Centri di Formazione territoriali.
Con una ventina di giocatori impegnati con il gruppo Azzurro in Inghilterra per il Mondiale, Benetton Treviso e Zebre dovranno infatti dare fondo alle proprie risorse per tenere testa alle migliori formazioni celtiche nella prima parte della stagione.
«Inutile negarlo: la concomitanza con la Coppa del Mondo crea grossi problemi alle squadre italiane» conferma Casellato, «questa sarà per tutti una stagione difficile ma offrirà anche parecchie opportunità a giocatori che hanno vissuto poco il clima e l'ambiente professionistico del Guinness PRO12». «La nostra, nello specifico, è una situazione un po' particolare perchè oltre che con le assenze dei nazionali ci troviamo a dover fare i conti anche con gli infortuni di giocatori importanti come Esposito, Morisi e Sgarbi», rivela il 46enne tecnico trevigiano, «per questo c'è un po' di preoccupazione tra di noi: sappiamo di essere oggettivamente "corti" nei trequarti ma aspetteremo la fine della Coppa del Mondo per decidere come muoverci».
La stagione del Benetton è però iniziata in maniera più che soddisfacente, con una buona gara disputata a Cork contro la corazzata Munster e una vittoria sfiorata di un soffio nella prima a Monigo contro Edimburgo, formazione capace di infliggere ai bianco-verdi la bellezza di 77 punti nelle due partite della scorsa stagione.
Progressi evidenti di un gruppo che ha già saputo raccogliere i primi due punti della nuova campagna e soprattutto una dose di inatteso ottimismo in vista dei prossimi impegni.
«Paradossalmente ci ritroviamo dopo due giornate con meno punti di quanti avremmo potuto raccogliere per quanto visto sul campo», confessa Casellato, «detto questo è chiaro che siamo tornati dalla trasferta irlandese con qualche rimpianto ma con la soddisfazione di aver portato a casa un punto insperato alla vigilia». «A Cork abbiamo disputato senza dubbio una buona gara», aggiunge l'ex Zebre, «anche se chiaramente contro una squadra non al 100% e che punta ad essere in forma più tardi rispetto a noi, ma bisogna ammettere se non avessimo gestito in maniera negativa i primi dieci minuti della ripresa avremmo anche potuto essere più pericolosi. Contro Edimburgo invece, squadra quadrata e solida che l'scorso anno ci aveva messo in grande difficoltà soprattutto sul piano fisico, specialmente nel secondo tempo abbiamo firmato una prestazione ancor più positiva».