E' però un ottimo inizio quelle delle Zebre che, al dodicesimo, passano finalmente con Van Schalkwyk: dopo un cambio di senso in attacco, il numero otto sudafricano sfonda al centro, resiste ad un placcaggio e vola in meta in mezzo ai pali.
Buso, sorprendentemente, non trasforma: è il primo segnale di una serata difficile per il numero dieci dei
parmigiani, reduce dal 6 Nazioni. Il gioco riprende, gli Scarlets recuperano palla sul loro calcio di rinvio e organizzano un maul che manda in crisi il pack bianconero, che perde una trentina di metrib prima che un in avanti gallese riconsegni loro la palla.
Le Zebre però faticano in mischia nella propria metà campo e al diciottesimo dalla piazzola l'apertura ospite Williams accorcia, 5-3. Si torna subito nei ventidue gallesi quando è da poco volato via il primo quarto di gara e la squadra parmense potrebbe sfruttare una mischia conquistata dopo aver fatto girare il pack avversario, ma una nuova palla persa in avanti vanifica gli sforzi.
Alla mezz'ora capitan Mauro Bergamasco, toccato duro in un punto d'incontro pochi minuti prima, deve lasciare
il campo: una manciata di secondi e gli Scarlets passano in vantaggio approfittando di un fallo su punto d'incontro della difesa della franchigia federale mentre anche Sarto, colpito da Manu in modo forse irregolare, esce lasciando posto a Quartaroli, con Venditti che scivola all'ala.
Gli Scarlets non riescono ad esprimersi come hanno dimostrato di saper fare nell'arco della stagione, ma le Zebre fanno di tutto per complicarsi la vita. Prima falliscono un piazzato con Buso, decisamente non in serata, poi regalano una mischia a dieci metri dalla propria linea di meta agli avversari nel tentativo di a contrattaccare: dalla mischia ordinata gli Scarlets attaccano su ambo i fronti sino a trovare al largo l'ala Williams che riesce a toccare in meta in pieno recupero. Sarà un episodio chiave nell'economia del match.
Si va a riposo sul 5-11 ma in avvio di ripresa, con le Zebre che accusano la meta di fine primo tempo, gli ospiti si portano oltre break con un piazzato dalla distanza del solito Owen Williams dopo una penalità concessa dalla mischia ordinata bianconera. E' il momento più duro della gara e sarà decisivo: al settimo minuto il seconda linea gallese Synman riceve un pallone dentro la propria metà campo - viziato da in avanti non ravvisato dal guardalinee - e riesce ad involarsi in meta in mezzo ai pali, resistendo ad un paio di placcaggi: Williams trasforma il 5-21 e poco dopo, sull'ennesima posizione conquistata contro la mischia italiana, il dieci in maglia rossa allunga ancora 5-24. Potrebbe essere il segnale della resa, invece le le Zebre provano a riaprire la partita.
Al quarto d'ora da una touche conquistata appena fuori dai ventidue, Tebaldi - appena entrato per Chillon - imbecca Caffini che penetra al centro, supera la linea del vantaggio e mette a disposizione, con Tebaldi che cambia rapidamente fronte e trova Venditti libero al largo.
L'ala azzurra tocca in meta, 10-24, ed i bianconeri ritrovano coraggio ritornando ad installarsi con costanza nella metà campo gallese: al ventitreesimo due penaltouche conquistate sui dieci metri avversari si traducono in una lunga pressione nei ventidue metri gallesi che, complici un paio di scelte sbagliate e una difesa gallese spesso ai limiti, portano ad un nulla di fatto.
I minuti che seguono vedono la squadra di casa muovere molto palla e provare a costruire gioco, con alterne fortune
ma senza mai finalizzare complici anche i sistematici fuorigioco della difesa gallese, penalizzata solo a cinque minuti dalla fine con un giallo a Shingler.
Il risultato però non cambia più nonostante il forcing finale degli uomini di Gajan, che sprecano clamorosamente un paio di superiorità al largo: venerdì prossimo, sempre sul campo di casa del "XXV Aprile", riceveranno gli scozzesi di Edinburgo nella diciannovesima giornata del PRO12.
Una delle ultime chance per cancellare, dalla casella delle vittorie stagionali, uno "zero" che non rende appieno giustizia alla crescita che i bianconeri hanno mostrato nel proprio gioco.