Non approfittano del ko esterno del leader del campionato il Leinster e l'Edimburgo. Gli irlandesi guidati da Leo Cullen cedono nella tormenta di Rodney Parade agli indiavolati Dragons, mettendo fine alla striscia di sette vittorie consecutive che li aveva riportati in piena lotta play-off (grazie al successo i padroni di casa scavalcano le Zebre al terz'ultimo posto), mentre gli uomini di Alan Solomons perdono 10 a 3 a Cardiff contro dei Blues sempre più positivi e concreti. All'Arms Park decide la meta di Dan Fish in apertura ma ad impressionare è la prestazione dell'ex Benetton Vosawai, autore di una partita di assoluta qualità.
Semaforo verde invece per Munster e Ulster che, grazie al doppio confronto con le cenerentole italiane Zebre e Benetton, piombano nuovamente in zona-quarto posto. La Red Army deve sudare le proverbiali sette camicie per espugnare il Lanfranchi grazie ad un drop di Keatley (ennesima prova di grande solidità della formazione di Guidi) mentre i bianchi di Belfast hanno bisogno di oltre un tempo per spezzare la resistenza bianco-verde di fronte ai soli 2.500 spettatori accorsi a Monigo (forse il segnale più preoccupante di tutto il weekend). Attenzione però: venerdì per la corazzata di Doak il recupero interno contro i Dragons potrebbe significare primato solitario.
Pareggio infine al Liberty Stadium tra i lanciatissimi Ospreys e i Galsgow Warriors campioni in carica. Gli ospiti conducono le danze praticamente per tutto il match ma una meta nel finale di Dan Evans trasformata da Sam Davies (man of the match dell'incontro) permette agli idoli di casa di uscire indenni da uno dei confronti più indigesti alla formazione gallese di Steve Tandy (un solo successo negli ultimi nove scontri diretti).